I Socialisti e Democratici riconoscono l’importanza della riforma delle norme fiscali dell’UE, attesa da tempo a causa delle carenze dell’attuale quadro di governance economica. Si tratta di un passo fondamentale per l’area euro e per l’Unione nel suo complesso, che manda al contempo un segnale forte ai mercati finanziari.

Margarida Marques, eurodeputata S&D e correlatrice del Parlamento europeo sulla riforma delle regole fiscali dell’UE, ha dichiarato:

“Noi S&D abbiamo apportato miglioramenti significativi. Ma soprattutto, abbiamo spinto e ottenuto una forte impronta sociale che contraddistinguerà le nuove regole, in particolare un nuovo storico strumento per monitorare i progressi sociali. Abbiamo salvaguardato le priorità sociali e climatiche che i partiti di destra hanno cercato di eliminare, che porteranno a investimenti più sostenibili e inclusivi.”

“Inoltre, abbiamo garantito l’esenzione del cofinanziamento nazionale dei progetti UE, circa l’1% del PIL dell’UE, dal calcolo della spesa netta, permettendo di sbloccare una quota significativa per gli investimenti pubblici a livello nazionale e aprendo nuove opzioni ad un’ambiziosa politica dell’UE.”

“Abbiamo messo a segno diverse altre soluzioni che consentiranno una maggiore flessibilità e investimenti, rendendo l’intero processo più democratico.”

“Chiaramente volevamo di più. Abbiamo presentato molte proposte progressiste per le quali ci siamo battuti contro gli attacchi dei conservatori e dei liberali. Tuttavia, l’accordo è un passo verso la giusta direzione e offre l’opportunità per ulteriori miglioramenti. Non c’è dubbio che questo accordo sia molto meglio di un mancato accordo e di un ritorno alle vecchie regole o di una totale assenza di regole.”

“Ora è fondamentale concentrarsi sul futuro, cogliere le opportunità generate da questo accordo e impegnarsi al massimo per portare a compimento uno strumento di investimento europeo permanente, fondamentale per integrare le regole fiscali e garantire le risorse necessarie per realizzare le transizioni verdi e digitali socialmente giuste e per affrontare altre sfide. Si tratta di una priorità fondamentale per il prossimo ciclo legislativo.”

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